Descrizione
A distanza d’oltre un anno dall’inizio della cosiddetta “Primavera Araba”, è possibile trarne un primo bilancio. Si è trattata d’una rivolta popolare o di congiure di palazzo? È stata un fenomeno genuino e spontaneo, oppure eterodiretto anche dall’esterno? Sta portando all’affermarsi del liberalismo o a un risveglio islamico nel mondo arabo? Quali potenze stanno avvantaggiandosi e quali perdendo posizioni a causa degli eventi? A questi e altri interrogativi cerca di rispondere il numero 2 del primo volume di “Geopolitica”, tenendo presente che la “Primavera Araba” è un fenomeno lungi dall’essere terminato: la lotta infuria ancora in Siria, le proteste riscaldano il clima in Arabia Saudita e Bahrayn, la situazione è interlocutoria in Egitto, Tunisia e Libia. La parola fine sulla “Primavera Araba”, che forse tale non è, dev’essere ancora scritta.