Descrizione
Questo libro, nell’intenzione dell’autore, non intende essere uno studio storico sulle vicende del movimento politico “Avanguardia Nazionale”. È, piuttosto, una rivisitazione personale, da testimone diretto, di uno dei più appassionanti e problematici periodi della nostra storia recente, quello che vede esplodere le rivolte studentesche del ’68, seguite da una stagione cruenta, scandita dalle bombe e dalle oscure manovre di certi ambienti che orchestreranno la cosiddetta “strategia della tensione”. E ancora, la “Rivolta di Reggio Calabria”, che segnerà il momento più alto dell’impegno politico-rivoluzionario di “Avanguardia”.
Nel ripercorrere le cronache di quei fatti, Adriano Tilgher coglie l’occasione per offrirci una narrazione autentica, partecipata della “sua” Avanguardia. E cosi può anche smentire tante calunnie, tanti luoghi comuni che, ancora oggi, vengono sussurrati intorno ad alcuni di quei protagonisti.
La storia di “Avanguardia” si concluderà drammaticamente con lo scioglimento e la messa fuorilegge del movimento. Ma quest’ultima vicenda, ci anticipa Tilgher, costituirà probabilmente il tema di un suo prossimo scritto.